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Questo piccolo grande amore

Questo piccolo grande amore – (2008)

Primi anni Settanta, a Roma.

Andrea ha diciannove anni, Giulia diciassette. Si incontrano per la prima volta in un bar, per caso. Ancora non lo sanno, mentre si scambiano le prime parole e si guardano negli occhi come scoprendosi, ma quello è un incontro che segnerà per sempre le loro vite. Andrea è al primo anno di architettura, immagina di poter cambiare il mondo con i suoi progetti, i suoi disegni, i suoi sogni. Giulia è all’ultimo anno di liceo classico, è timida, inesperta, impaurita dal primo vero sentimento della sua vita.

Vengono da mondi diversi, hanno amici diversi, e due vite diverse che li chiamano prepotentemente in direzioni opposte. Attraversano insieme un pezzo di vita, conoscendosi, amandosi disperatamente, rifugiandosi uno nelle braccia dell’altra, con l’incoscienza e la paura di chi fa ogni cosa per la prima volta, usando parole, gesti, sguardi che non sono mai stati conosciuti prima.

Questo Piccolo Grande Amore racconta la prima, vera storia d’amore di due ragazzi, l’ultima avventura dell’adolescenza prima di diventare adulti, il sogno di una passione senza limiti e senza fine che si scontra con la realtà quotidiana. Una storia così travolgente da costringere il mondo a ritirarsi, a farsi da parte, a cedere alle visioni d’amore dei due ragazzi. Le strade e le piazze della città si trasformano nello scenario del loro sogno romantico, mentre le canzoni dell’album di Claudio Baglioni scandiscono i momenti più importanti della loro storia: il primo bacio sul Lungotevere, la paura di perdere la libertà, la loro prima volta, la gelosia, la separazione improvvisa, il lacerante senso di mancanza, la paura del tradimento e infine, nel ritrovarsi, la coscienza di avere vissuto la più grande avventura della loro vita di ragazzi. Di avere attraversato giorni che resteranno irripetibili per le loro vite a venire. La storia del primo amore di Andrea e Giulia, che diventa la storia di tutti gli indimenticabili primi amori delle nostre vite.

QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE

NOTE DI PRODUZIONE

dall’album al film

Fin dalla prima ideazione del film, un paio di anni fa, la scelta produttiva e artistica di Matteo Levi e Giannandrea Pecorelli è stata quella di non realizzare né un musical, ovvero con i protagonisti che cantano, né, come nei musicarelli, utilizzare le canzoni esclusivamente come riempitivo di scene o a commento delle scene stesse.

Nella stesura del trattamento di Ivan Cotroneo, il percorso raccontato nell’album di Claudio Baglioni nonché i testi delle canzoni hanno costituito, molto probabilmente per la prima volta nel cinema italiano, un punto di riferimento analogo a quello che si utilizza quando un libro o un racconto vengono adattati per il grande schermo. In particolare le canzoni che compongono il disco hanno tutte un punto di vista maschile con un preciso io narrante (qualche esempio: “Mi trovo a correre come un dannato non ho più fiato non so dove andare… Io ti prendo come mia sposa… Quella sua maglietta fina tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto… In licenza son tornato e son qua per comprarmi dei blue jeans al posto di questa divisa e stasera poi le faccio una sorpresa”) per cui l’elaborazione del soggetto è partita dalla creazione del personaggio femminile, disegnata sulla copertina del disco e raccontata con brevi quanto efficaci indicazioni fin dalla prima canzone (“la maglietta scollata, una faccia pulita”). Le canzoni, con la voce di Claudio Baglioni, pertanto entrano nel film con la stessa valenza di un io narrante, di una voce fuori campo del protagonista, rimandando e sottolineando i suoi stati d’animo, le sue speranze, il suo amore. In accordo con Claudio Baglioni, la sceneggiatura valorizza l’ambientazione fortemente romana del disco, con canzoni che tracciano un percorso facilmente riconoscibile sia nei titoli delle canzoni (da “Piazza del Popolo” a “Porta Portese”) sia nei testi (“E lungo il Tevere che andava lento lento noi ci perdemmo dentro il rosso del tramonto”) e riflette e racconta i sogni e la vita di chi a 18/20 anni, al di là dell’epoca in cui vive, pensa sia possibile cambiare il mondo attraverso un amore travolgente.

una produzione
11 MARZO FILM, AURORA FILM e MEDUSA FILM in collaborazione con SKY

e con la collaborazione della
FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE

Prodotto da
MATTEO LEVI e GIANNANDREA PECORELLI

Regia
RICCARDO DONNA

Soggetto
CLAUDIO BAGLIONI e IVAN COTRONEO

Sceneggiatura
IVAN COTRONEO e CLAUDIO BAGLIONI

Musiche
CLAUDIO BAGLIONI

Cast
Andrea Emanuele Bosi
Giulia Mary Petruolo
Anna Daniela Giordano
Vittoria Mariella Valentini
Leo Federico Galante
Vincio Claudio Cotugno
Secco Valentino Campitelli
Irene Giulia Amato
Cinzia Veronica Corsi
Nico Matteo Urzia
Marco Stefano Masciolini
Prof.ssa Greco Veronica Bruni
Sergio Giancarlo Previati
Sasà Piero Cardano
Lubrano Andrea Gherpelli
Reggiani Antonio Gerardi
Prete Ivano Marescotti
Ragazzo Finale Federico Costantini

Direttore della fotografia
Federico Schlatter

Montaggio
Fabrizio Rossetti

Costumi
Mary Montalto

Scenografia e arredamento
Alessandra Panconi - Leonardo Conte

Coreografie
Luca Tommassini

Casting
Francesco Vedovati (u.i.c.)
Claudia Marotti (u.i.c.)

Fonico di presa diretta
Alessandro Rolla

Supervisore alla produzione
Riccardo Cardarelli

Direttore di produzione
Tomaso Tyler

Consulente Amministrativo
Raffaele Manzollino

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